La calcara
La calcara veniva di preferenza addossata ad un pendio. Realizzata con pietre resistenti al forte calore, presenta una fossa semicilindrica base e un cilindro che si restringe verso l’alto; sul lato frontale è dotata di una apertura per l’alimentazione del fuoco.
Mediante fuoco di legna le pietre di calcare venivano “cotte” al calore di 900°. Si otteneva così, un prodotto friabile che veniva trasportato e posto in vasche d’acqua dove le pietre reagendo con violenza, ribollivano per diversi giorni. Quando il processo di reidratazione era avvenuto, si formava la cosiddetta “calce spenta” pronta per essere impastata con sabbia, acqua e altri componenti in base all’ uso necessario.
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