Puntare il manubrio verso Fai della Paganella significa avere gambe, ma anche avere cuore. La salita, lunga 10 chilometri, impone forza e determinazione.
Difficoltà: medio
Lunghezza: 11,5 km
Durata: 1:52 h.
Salita: 853 mt.
Discesa127 mt.
Punto di partenza
Mezzolombardo (fuori galleria inizio SP64) (296 m)
Coordinate
Geogr. 46.222820 N 11.082710 E
UTM 32T 660619 5120913
Destinazione
Località Santel (Fai della Paganella)
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Sfide ciclistiche sulle strade protagoniste delle pagine più belle del Giro d’Italia
Il nastro d’asfalto largo e regolare tradisce la voglia di strafare. Un errore da non commettere. Anche se le pendenze non sono proibitive per arrivare a Fai serve concentrazione e misura. Bisogna lasciarsi andare al ritmo delle pulsazioni ascoltando le proprie sensazioni, senza pensare di avere le gambe di Eddy Merckx quando, in maglia rosa, nel Giro del 1973, su queste strade staccò tutti vincendo in solitaria.
Si parte dal bivio che si trova all’uscita della galleria di Mezzolombardo. I primi chilometri sono all’ombra del bosco. Poi la radura si apre con la strada che sale sul fianco della montagna. Gli ultimi chilometri si sviluppano quasi rettilinei, e qui il ciclista si sente solo con se stesso, con la meta che sembra non arrivare mai. Dopo l’ultima pedalata, con il piede a terra si prende consapevolezza della bellezza del posto. Fai si adagia su una terrazza naturale dal panorama incredibile, con ai lati il monte Fausior e la Paganella. Una porta sulle Dolomiti di Brenta, l’unica isola di dolomia situata ad ovest del Fiume Adige.
A centro paese partono gli impianti di risalita, perché d’inverno Fai diventa un rinomato centro sciistico.
Dall’Altopiano della Paganella parte, anche, il Giro del Brenta, uno degli itinerari per bici da corsa più noti dell’intero Trentino. Misura circa 150 chilometri con oltre 2mila metri di dislivello.